tone of voice

A CIASCUNO IL SUO TONO DI VOCE

A casa o sul lavoro, a un amico o alla suocera, al direttore della banca o al padrone di casa. Ogni contesto della vita richiede un tono di voce specifico a cui adeguare la comunicazione, sia scritta che orale.

Per tono di voce non intendiamo, in questo contesto, solamente i parametri sonori di una conversazione, bensì l’insieme di tutti quegli elementi che agiscono sulla percezione di ciò che desideriamo comunicare. Un timbro caldo o freddo, un parlato veloce o interrotto da pause, un tono formale o più colloquiale, la scelta del lessico sono tutti elementi essenziali che concorrono alla trasmissione di un messaggio, con effetto immediato sulla psicologia dell’interlocutore.

Il tono di voce è strettamente connesso sia al contenuto che alla forma di ciò che vogliamo comunicare ed è molto più semplice renderlo esplicito quando si tratta di una comunicazione verbale, dove supportano l’interpretazione anche le espressioni del viso, i gesti e i movimenti del corpo. Molto più complesso risulta trasmettere un adeguato tono di voce quando si tratta di comunicazione scritta.

Comunicazione parlata e scritta, tuttavia, si basano entrambe sullo stesso fondamento, ossia le parole, e agiscono quindi secondo le stesse regole.

Ma come rendere un testo “parlante”?

5 STEP PER TROVARE IL PROPRIO TONO DI VOCE

Basta testi piatti e banali, a cui ormai siamo diventati impermeabili. È tempo di dare una svolta alla propria comunicazione scritta, rendendola realmente efficace.  

Identificare l’interlocutore. Avere ben presente chi è il destinatario della propria comunicazione è il primo passo per individuare il tono di voce da utilizzare. Non ci rivolgeremo, infatti, allo stesso modo al nostro capo e a un figlio adolescente. Il messaggio deve risultare chiaro, personalizzato e comprensibile per il pubblico a cui è destinato.  

Capire il contesto. L’interlocutore si muove all’interno di un contesto in cui compie delle azioni, esprime delle preferenze, prova delle emozioni. La comunicazione scritta deve essere adeguata e calzante al contesto a cui si riferisce, ossia all’ambito di appartenenza sia del pubblico che del messaggio.

Essere coerenti. Coerenti sia con il messaggio da comunicare – che è bene non generi fraintendimenti – sia con il resto della comunicazione. Diamo sempre del tu o del lei, ci poniamo dall’alto o allo stesso piano dell’interlocutore, utilizziamo un linguaggio semplice, alla portata di tutti, o pieno di tecnicismi? Utilizzare sempre lo stesso tono di voce permette di essere più incisivi, memorabili, ed efficaci.

Suscitare emozioni. Le emozioni sono universali, ma non sono stimolate sempre dalle stesse leve: ciò a cui, ad esempio, è sensibile un certo tipo di pubblico, può provocare indifferenza nell’altro. È importate quindi tarare le emozioni sul proprio target e sull’obiettivo della comunicazione, attraverso una scrittura empatica, che risvegli le emozioni del lettore.

Scegliere le parole giuste, ossia il nettare della questione. Ogni parola scelta racchiude una sua definizione accademica, a cui si intrecciano mille altre interpretazioni. Per questo è importante selezionare con accuratezza i termini da utilizzare in modo che risultino chiari, puntuali, adeguati al pubblico a cui ci si rivolge.

TROVA IL TUO

Quanto detto concorre a creare il proprio tono di voce e a definire la propria personalità. Definire il tono di voce, infatti, è uno dei primi passi della comunicazione, che permette di far percepire immediatamente al lettore l’essenza di chi comunica, creare empatia e, dunque, colpire nel segno.

Questo serve poi a creare e a stringere una relazione con il lettore, che si sente più vicino a chi scrive, lo riconosce tra mille e si identifica con esso. Tutti fattori imprescindibili se si intende creare un testo efficace, che parli veramente al lettore.

Se ti incuriosisce identificare il tuo tono di voce, contattami: ti aiuterò a scoprire come rendere i tuoi testi più calzanti e performanti.

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